8
maggio 2012: approvata alla Camera, a grandissima maggioranza,
la legge
sul riequilibrio delle rappresentanze di genere
nei consigli e nelle
giunte delle regioni e degli enti locali
Ieri, 8 maggio, la Camera dei Deputati ha
esaminato il testo unificato dei progetti di legge “Disposizioni per promuovere
il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte
degli enti locali e nei consigli regionali; disposizioni in materia di pari
opportunità nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche
amministrazioni”.
Ecco il dossier della Camera:
“L’Aula della Camera ha avviato
l’esame di un testo unificato di sei proposte di legge (A.C. 3466,
A.C. 3528, A.C. 4254, A.C. 4271, A.C. 4415,
A.C. 4697), per l’introduzione nell’ordinamento di misure volte a
promuovere la parità effettiva di donne e uomini nell’accesso alle cariche
elettive e ai pubblici uffici delle autonomie territoriali. Un primo
gruppo di disposizioni riguarda le modalità di elezione dei consigli comunali.
Con una novella all’articolo 71 del testo unico per gli enti locali (d.lgs.
267/2000, c.d. TUEL), è stabilito per i comuni più piccoli (fino a 5.000 abitanti)
una misura minima di garanzia in base alla quale nelle liste dei candidati per
le elezioni dei consigli deve essere assicurata la rappresentanza di entrambi i
sessi.Nei comuni con popolazione superiore sono introdotte due novità
(art. 71 e 73, d.lgs. 267/2000).
In primo luogo, è prevista una quota di lista,
in virtù della quale nessuno dei due sessi può essere rappresentato nelle liste
di candidati alla carica di consigliere comunale in misura superiore ai due
terzi dei candidati.
La commissione elettorale verifica il rispetto della
disposizione ed, in caso contrario, provvede a ridurre la lista cancellando i
nomi dei candidati appartenenti al genere più rappresentato, procedendo
dall’ultimo della lista. Qualora, all’esito della cancellazione delle candidature
eccedenti, la lista contiene un numero di candidati inferiore a quello minimo
prescritto, la commissione ricusa la lista.
In secondo luogo, il testo prevede la c.d. doppia preferenza di genere,
ossia la possibilità di esprimere due preferenze (anziché una, secondo la
normativa vigente) per i candidati a consigliere comunale. In tal caso, però,
una deve riguardare un candidato di sesso maschile e l’altra un candidato di
sesso femminile della stessa lista. In caso di mancato rispetto della
disposizione, si prevede l’annullamento della seconda preferenza. Tali
misure si applicano anche alle elezioni dei consigli circoscrizionali o,
comunque, agli organismi di decentramento organizzativo e funzionale di cui
possono dotarsi i comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti. Al
fine di assicurare il principio di pari opportunità nella composizione delle
giunte degli enti locali, è introdotta nel TUEL una disposizione che vincola il
Sindaco e il presidente di provincia, nell’atto di nomina, a “garantire” la
presenza di entrambi i sessi.
Nella disciplina elettorale dei consigli regionali – materia di potestà
legislativa concorrente – non sono previste specifiche misure
antidiscriminatorie, bensì l’inserimento tra i principi che la legislazione
regionale in materia elettorale devono osservare (L. 165/2004) della promozione
della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive. Il
provvedimento, inoltre, novella la legge n. 28/2000 che disciplina la
comunicazione politica e le particolari condizioni di parità di accesso ai
mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie (c.d. par
condicio), introducendo un principio generale per cui i mezzi di informazione
nell’ambito delle trasmissioni per la comunicazione politica sono tenuti al rispetto
dell‘articolo 51, primo comma, Cost.
Da ultimo, il testo introduce alcune modifiche nell’articolo 57, co. 1,
lett. a), d.lgs. 165/2001, che prevede che sia riservato alle donne almeno un
terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso per l’accesso al
lavoro nelle pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di rafforzarne
l’effettività, considerata la sua finora scarsa attuazione”.
La legge è passata alla camera con 372
si', 21 no e 48 astenuti (in maggioranza della Lega); andrà ora al vaglio del
Senato.
http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120508-l-elettorale-lo-moro-pd-partecipazione-donne-elemento-di-rinnovamento
http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120508-pari-opportunita-bene-legge-su-riequilibrio-rappresentanze
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