Lettera al Comitato Nazionale: sulla manifestazione dell'11-12-2011


Carissime,
Vi scriviamo, dopo un confronto denso di  opinioni, idee , proposte e  scambi vivaci avvenuti  nel corso dell’ultimo mese  sulla base delle lettere inviate ai Comitati SNOQ e sul tema  della manifestazione per il prossimo 11 dicembre.
A Siena il nostro Comitato di Napoli si era appena ufficialmente presentato alla città  e aveva superato a fatica gli scogli di una difficile relazione con le molte, ma ben radicate associazioni e gruppi storici napoletani   che a volte rischiano ancora  di rendere frustrante deludente o addirittura vano, per tante nuove arrivate, partecipare dello  spirito del Movimento SNOQ.
Dal quel  luglio di Siena  però siamo immediatamente diventate attuatrici della rete territoriale, ci siamo tutte rimboccate le maniche e molto abbiamo costruito soprattutto negli incontri e nelle manifestazioni organizzate con tutte quelle donne, giovani e non  divenute, a volte con loro stesso stupore, interpreti della voce delle donne del” tredicifebbraio”.
Con molta serietà e impegno abbiamo condiviso l’idea con gli altri comitati d’Italia, sebbene a nostro parere  il 2 ottobre appena trascorso  fosse stato frettolosamente convocato,  che: solo a partire dall'elaborazione di una proposta politica delle donne si può pensare di scendere nuovamente in piazza. Si darà vita ad una nuova mobilitazione entro fine anno se avremo raccolto una serie di proposte, perché lo spirito è  quello di andare in piazza non "contro" ma "per".
E per questo che stavolta accogliamo con  perplessità la convocazione per  la manifestazione dell’11 dicembre prossimo.
La rapidità con cui sono mutati gli scenari politici del Paese mal si coniugano con la necessaria programmazione di un evento nazionale;  forse  nella proposta di mobilitazione c’è anche una possibile risposta al malcontento che si è  manifestato per l’assenza del movimento SNOQ alla manifestazione del 15 ottobre scorso. Sappiamo poi che le nostre  medesime perplessità le hanno manifestate e le stanno manifestando  singole e comitati come quelli  di Milano, delle Marche,  la rete SNOQ  della Toscana.
In verità questa chiamata ci sembra fuori tempo .
Nella vita come nella musica il fuori tempo può essere una scelta stilistica, ma il più delle volte appare come una stortura. E quando si vuole parlare a tanta gente forse fare musica sperimentale con dei "fuori tempo", rischia d'irritare, infastidire: non consente a tutte le persone di poterla ascoltare, e alla fine,  a non essere compreso, è il messaggio principale.
Il rischio che corriamo ci  sembra questo: un Movimento SNOQ  che va fuori tempo, che segue tempi suoi è un movimento che non tiene conto dei tempi di tutte e tutti.
Qui a Napoli abbiamo fatto molto, a volte anche con forze esigue. Il lavoro ha già preso una piega organizzativa e con buone prospettive,  impegnandoci  ora  a coordinare bene la costituzione dei gruppi di lavoro, metodo di partecipazione da noi scelto collettivamente.
Nonostante questo per l'11 temiamo  fortemente un insuccesso, poiché  una giornata dimostrativa come quella preannunciata per l'11 dicembre,  ha necessità di un lavoro preparatorio di motivazione e coinvolgimento di un grosso numero di persone che non è maturo al momento, e il rischio di un flop è troppo pericoloso per l'immagine di SNOQ sul territorio napoletano.
Abbiamo lavorato bene e continueremo a farlo ma con tempi e modalità coerenti con la forza che abbiamo.
Questo lavoro di ascolto, organizzazione e comunicazione “altra” con nuove modalità -  ultima  la giornata per il 25 novembre con le nostre iniziative in scuole e in  piazza  per un Flash-Mob con le studentesse liceali- si realizza in una città che senza tema di smentite è simbolo di luogo denso di innovazione, ma anche di imponderabili e immani  criticità.
L’opinione del CSNOQ di Napoli nasce in prima istanza proprio  da uno sguardo sincero sulla nostra realtà napoletana.
Per questo è necessario per noi, soprattutto per non rischiare di essere fraintese, segnalarvi  tutti i nostri dubbi.
Per noi il movimento SNOQ è  una "rivoluzione dal basso" che consente alle donne e agli uomini di SCEGLIERE altre donne e uomini, perché ne capiscono il valore, il senso, la capacità per loro stesse e per l'intero Paese,  e contrasta con l’idea di scendere in piazza sulla proposta 50 e 50 che rischia di diventare uno slogan vuoto e privo di senso, una sorta di "spartenza" di potere senza considerare che quello su cui stiamo lavorando è proprio un'idea diversa di quel potere che si vorrebbe spartire.
Riteniamo importante che voi,  che ci invitate ad agire a Roma e nelle nostre città, condividiate  di più  con tutte noi le vostre analisi anche per evitare a volte di  tirare a indovinare ...
Soprattutto in questi momenti di mobilitazioni da dover condividere,  è importante l’attenzione alla crescita di consapevolezza del movimento. Si dica di più e più esplicitamente fin dal primo appello  quali le premesse, l'obiettivo e la proposta.
Abbiamo bisogno di maggiore comunicazione e maggiore chiarezza, ci sarebbe piaciuto capire meglio e prima della conferenza stampa del 29 novembre prossimo, come fosse stata pensata l'articolazione della giornata  di Roma, per condividere e discutere, perché in ogni caso il Comitato SNOQ di Napoli,  e così concludiamo questa nostra lettera, non mancherà di partecipare all'iniziativa  dell’11 dicembre con voi.
Saremo con nostra delegazione a Roma, con un nostro contributo specifico, perché in ogni caso per noi il dialogo e la partecipazione condivisa e da condividere con voi e con tutte le altre  sono il nostro ideale e la nostra pratica quotidiana.

Il Comitato SNOQ di Napoli; Novembre 2011



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